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di Dominique Othenin-Girard, con John Hurt, Victoria Abril
(Svizzera - Gran Bretagna, 1985)
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Professore di antropologia, per curare il fratello minore affetto da schizofrenia (più o meno conseguente al trauma infantile provocato dalla morte accidentale di un gemello, della quale era parzialmente responsabile anche il professore) "penetra" vieppiù nella personalità dell'altro; fino ad assumerne le caratteristiche. Opera prima di un ginevrino non ancora trentenne, After darkness compie quell'itinerario che altre opere del genere hanno prediletto: una constatazione lucidamente scientifica che conduce al tema del doppio, della coppia, fino ad una osmosi con implicazioni omosessuali vagamente dichiarate. In questo senso il film non propone granché di inedito. Anzi: nella descrizione che conduce dall'alienazione alla presa di coscienza non sono certo assenti le convenzioni espressive d'obbligo. Gli specchi infranti, i contenitori di liquidi più o meno amniotici, gli sdoppiamenti scenografici con accompagnamento di musiche doverosamente atonali ai quali il cinema dell'introspezione allegramente freudiana ci ha sovente abituato. After darkness è però, al di là di un suo schematismo figurativo, pensato ed espresso con una dignità ed una serietà (ad esempio nella recitazione, nella conseguenza della sceneggiatura) che sarebbe ingiusto non sottolineare in un'opera d'esordio. Film come questi, anche nel loro tentativo di coproduzione con la Gran Bretagna e la diffusione in lingua inglese, concorrono ad allargare le prospettive di un cinema svizzero altrimenti destinato ad esaurirsi per mancanza di sbocchi commerciali. Per non dire, tema scottante, di mancanza d'idee.
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Il film in Internet (Google)
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info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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